L’uso della resina nella realizzazione di pavimenti è oggi di tendenza principalmente nel settore industriale e commerciale, ma è anche un’ottima alternativa per gli ambienti domestici e per chi è alla ricerca di soluzioni personalizzabili, di facile manutenzione e resistenti nel tempo.

In questo articolo cerchiamo di darti una visione completa sul perché il pavimento in resina è il migliore e a cosa dovresti fare attenzione una volta che è stato posato, ma non solo: cercheremo di darti gli strumenti per capire se questo tipo di rivestimento è ciò che fa al caso tuo.

Le principali caratteristiche di un pavimento in resina

L’utilizzo della resina nei pavimenti si è diffuso negli anni ‘90 e recentemente è tornato in auge per via delle sue caratteristiche di design ricercate e per la sua resistenza superiore alla media. La resina è infatti senza dubbio una valida alternativa per rinnovare ogni edificio, che sia ad uso commerciale o abitativo, senza operazioni troppo invasive.

I vantaggi del pavimento in resina

Tra i maggiori benefici di questo materiale ci sono: la facilità di posa, la personalizzazione e la durevolezza. La resina è per l’appunto un materiale che garantisce una grande resistenza agli urti ed è completamente impermeabile, soprattutto all’aggressione di muffe e batteri. Per questo è indicata per zone come il bagno (anche sui piani d’appoggio e sulle pareti) e la cucina. Infine, grazie alla buona conducibilità termica, è adatta anche nel caso di sistemi di riscaldamento a pavimento.

pavimento in resina per bagno

Lo svantaggio del pavimento in resina

Tra gli svantaggi principali c’è, come in ogni materiale, l’usura provocata dal suo utilizzo: la caduta di oggetti e il continuo calpestio possono causare dei graffi superficiali, ma anche la scelta di una resina di scarsa qualità e una posa non eseguita perfettamente sono in grado di portare all’insorgenza di crepe e perfino piccole rotture in alcuni punti. Ciò compromette ovviamente l’impermeabilità dell’intera superficie. Proprio per garantire un lavoro a regola d’arte noi di Resine Strutturate produciamo resine di altissima qualità e organizziamo corsi per applicatori con l’obiettivo di ridurre al minimo queste problematiche.

Tipologie di resina in commercio

Quando parliamo di pavimento in resina facciamo riferimento ad una resina sintetica, in particolare resina epossidica, impiegata nell’edilizia per realizzare rivestimenti, e ottenuta attraverso processi chimici industriali. Questa tipologia è caratterizzata da un alto livello di resistenza all’usura, dalla resistenza agli sbalzi termici e dalla capacità di idrorepellenza molto elevata.

In commercio, però, eistono differenti tipi di resina. Ognuna di queste è impiegata per la realizzazione di rivestimenti con delle caratteristiche specifiche. Tra le varie tipologie, oltre a quella già citata, le più diffuse sono:

  • Resina acrilica, conosciuta per la grande elasticità, la forza ignifuga e la traspirabilità.
  • Resina poliestere, utilizzata per il rivestimento di numerosi materiali, tra i quali le lamine metalliche, il cemento, il vetro resina, il legno e persino la plastica rigida.

Quanto costa un pavimento in resina?

Il costo di un pavimento in resina varia in base alla tipologia di materiale utilizzato e dalla manodopera. L’intera costruzione di un pavimento in resina può arrivare a valere all’incirca 150,00€ al mq e in linea generale una lavorazione più economica si aggira intorno ai 90,00 € al mq. 

A questi vanno poi aggiunti anche i costi di decorazione e di preparazione della superficie.

Resine Strutturate è un’azienda dalla trentennale esperienza nella produzione di resine e microcemento, che ha formulato poliuree a freddo ad alta specializzazione adatte a proteggere supporti di ogni genere nel comparto del design e industriale.

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